Conosciamoci meglio

Da oggi, con l’aiuto dei nostri atleti abbiamo deciso di aprire una nuova rubrica. Con cadenza settimanale vi presenteremo uno ad uno i componenti del nostro fantastico gruppo e insieme ripercorreremo la loro storia alla scoperta del mondo della capoeira.
Il nostro primo ospite è Ivan conosciuto nel mondo della capoeira come Trovoada (tuono), un giovane ragazzo napoletano trapiantato a Milano per lavoro e amore della nostra fantastica città.
Lo abbiamo incontrato online, al termine di uno degli allenamenti che la nostra società ha organizzato per questo periodo di isolamento; con la spontaneità e l’allegria che lo contraddistingue si è reso disponibile per il nostro progetto.

Quando hai cominciato a praticare capoeira e perché?
Pratico la capoeira da circa due anni, ma il concetto o messaggio di filosofia che vuole trasmettere ha dentro di me un’origine primordiale. Da quando pratico quest’arte marziale, ho capito che racchiude tutta una serie di passioni che ricercavo da molto tempo, come la lotta, il canto, il gioco e il ballo. Praticando capoeira ho imparato a parlare una nuova lingua: il portoghese ed ho imparato a suonare strumenti musicali insoliti, ma caratteristici di quest’arte. Tutto queste nuove esperienze mi hanno messo in discussione con me stesso sia a livello fisico che mentale. La capoeira ha avuto su di me anche un forte ascendente spirituale, è così ricca di storia e di cultura da essere stata riconosciuta patrimonio immateriale dell’umanità da parte dell’UNESCO. Tutto questo è veramente incredibile!
Perché fra tanti gruppi di capoeira presenti a Milano, la tua scelta è ricaduta sul gruppo ABADÁ?
È pazzesco come sia stato per me un puro caso aver scelto il gruppo ABADÁ Capoeira. Un giorno, e dico un giorno in cui mi sentivo molto triste e demoralizzato con me stesso, a tal punto da sentire un vero e proprio vuoto dentro di me, pensai di cercare una scuola di arti marziali che potesse includere tutte le mie passioni. Cercavo soprattutto uno sport che che non si fermasse semplicemente all’attività fisica, me che mi impegnasse anche dal punto di vista mentale: la capoeira era perfetta!
Cominciai la mia ricerca su internet e scrivendo – scuola di capoeira a Milano – fra i vari risultati fui colpito da quel nome: ABADÁ.
Sembrava quasi che brillasse fra i tanti, una calamita, pensai che quella potesse essere la risposta al mio bisogno, un’ancora di salvezza da afferrare per uscire dal tunnel della depressione che mi stava affliggendo. Ed effettivamente non mi stavo sbagliano, dopo aver partecipato alla prima lezione non ho potuto fare altro che ringraziare Dio per avermi guidato nella giusta direzione.

La capoeira, oggi, che ruolo ha nella tua vita?
Penso che oggi la capoeira abbia un ruolo importante nella mia vita. Rappresenta il mio equilibrio interiore aiutandomi nella gestione emotiva di me stesso ma anche nei rapporti sociali, umani e famigliari. Mi permette di vedere le persone e le cose con occhi diversi, e ne sono molto soddisfatto!
Il mio carattere e la mia personalità cominciano a maturare, a crescere, sono in continua evoluzione verso una versione sempre migliore di me!
Pensi che la pratica della capoeira ti abbia aiutato in qualche modo?
La pratica della capoeira, come già accennato, mi aiuta in ogni istante della mia vita. Mi ha cambiato sia dal punto di vista emotivo che dal punto di vista fisico permettendomi di raggiungere dei buoni risultati. L’impegno costante mi ha permesso di raggiungere obbiettivi che non sarebbero stati facili da ottenere con un semplice allenamento da “sala pesi”. Ho sempre frequentato il mondo del fitness, ma non ero mai riuscito ad ottenere i risultati che mi ero prefissato, molto probabilmente mi mancava la giusta motivazione e gli stimoli corretti. Oggi quando finisco una lezione mi sento soddisfatto, sento che ogni singola cellula ha lavorato per raggiungere l’obbiettivo!
Un altro aspetto che amo della capoeira è la vita di gruppo. Siamo una grande famiglia! E non parlo solo a livello locale, ma la diffusione della scuola ABADÁ a livello mondiale mi ha permesso, attraverso gli eventi che vengono organizzati, di conoscere tantissime persone di razze e culture differenti. È sorprendente l’energia e lo stimolo che si crea ogni volta!
Non ci resta che ringraziare Ivan per la fantastica testimonianza e per il tempo che ci ha dedicato.